Il Made in Italy trionfa anche a Detroit. L’esplorazione dell’italianità supera lo skyline di New York, Miami e LA e approda nel cuore industriale dell’America, dove il contributo italoamericano non perde affatto spessore. La grandezza dell’Italia negli USA è visibile nei dati: Umberto Mucci, co-fondatore insieme a Davide Ippolito dello IARL (Italian Reputation Lab) ha confermato un aumento del 21,7% della reputazione dell’Italia dopo “LoveITDetroit”.
L’evento è oggi alla sua seconda edizione, in corso nel mese di settembre nell’ambito della kermesse annuale Detroit Month of Design, e che quest’anno ha vinto il primo bando dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale per la “Città della Creatività Italiana nel Mondo“.
Quali nuove prospettive per l’Italia e la giovane generazione italoamericana? A rispondere: Allegra Baistrocchi, Console Italiano in Michigan e John Viola, dell’Italian American Future Leaders (IAFL). I due intervistati presiedono a due eventi in contemporanea a Detroit, uniti nell’esibizione di un’Italia protagonista negli USA: un paese ricco di storia e cultura, da avvalorare in maniera progressiva attraverso la diffusione della sua percezione positiva a livello internazionale e mediante il consolidamento dei legami trasatlantici, indispensabili in un mondo sempre più interconnesso.
A seguire l’intervista ad Allegra Baistrocchi, Console Italiano in Michigan.
Perché Love IT Detroit?
L’abbiamo inventato l’anno scorso. L’Italia non aveva mai partecipato al mese del design e Detroit è l’unica città del design dell’UNESCO negli Stati Uniti, con questa kermesse che è durata un mese: un’installazione, 50 prodotti, 60 brand, 3000 persone a vedere l’installazione di Roberto Palomba. 2000 persone a vedere i nostri eventi e il primo Metaverso di un ente pubblico al mondo. Adesso siamo alla nostra terza versione del Metaverso e invito tutti a vederla, perché quest’anno è stata curata da Vogue Italia, quindi non poco, andate su loveitdetroit.com.
Oggi perché un’azienda dovrebbe partire investendo su questo territorio?
Purtroppo dall’Italia si ha la percezione delle coste, New York, Los Angeles, ma a livello produttivo e manifatturiero l’Ohio è fortissimo. Livello automotive, Detroit è il posto dove stare. Non solo per l’automotive, in realtà, ma per tutto quello che riguarda la componentistica, poi si è evoluta: droni, aerospazio, tutto quello che è fortemente specializzato, ingegneristicamente parlando. Deve essere fatta una migliore ricerca da parte delle aziende su qual è il posto migliore dove approcciarsi. Tra l’altro, ovviamente, Detroit rispetto a New York costa molto meno.
Si parla di più d’Italia, si parla di più di Made in Italy e cambia anche un po’ la percezione di Made in Italy che nel MidWest è spesso perlopiù legata al food al design…
Data la grandissima popolazione italoamericana qui, che celebra tutto quello che è tradizione italiana, il mangiare, il Paese, i musei, l’archeologia; però non hanno l’idea dell’Italia contemporanea perché sono tutte storie dei loro nonni pre-boom economico e quindi volevo proprio cambiare la percezione e poi vedere se riuscire nel mio intento, non solo volerci provare. Ed è importante il lavoro che ho commissionato al Reputation LAB per vedere che impatto abbiamo avuto. Cosa sappiamo? Cosa potevo contabilizzare io? Avevamo avuto X numeri di persone, X articoli, però poi cosa è cambiato? E vediamo che adesso guardano all’Italia come aeropazio. Prima, quando io parlavo di Italia e dello spazio mi guardavano come fossi un’aliena, invece no 40% della stazione spaziale è Made in Italy.
Quali sono i prossimi passi?
Prossimi passi… dobbiamo ancora finire il mese perché avremo in totale 14 eventi in presenza oltre all’installazione, oltre al Metaverso. Poi abbiamo la settimana della lingua italiana; la settimana della cucina a novembre; abbiamo Dacia Maraini che ci viene a trovare…
Guarda la puntata completa per esplorare tutte le novità in arrivo a Detroit oltre alle sorprese innovative che catturano l’interessee del pubblico internazionale.
Affinché l’italianità diventi protagonista consapevole negli USA è necessario sensibilizzare i giovani; ed è proprio sulla sensibilizzazione delle nuove generazioni italoamericane che punta John Viola, presidente dell’Italian American Future Leaders. Durante l’intervista, John Viola ha evidenziato l’impegno dello IAFL nei confronti dei futuri leaders della comunità italoamericana: per avvalorare il contributo italiano sul territorio americano è necessaria una consapevolezza collettiva del patrimonio culturale italiano nel mondo e della sua straordinaria influenza negli USA.
“Penso che in futuro dobbiamo rendere il mondo consapevole del nostro contributo a livello internazionale, perché ci sono così tanti percorsi business e tante opportunità di investimento, ma sono possibili solo diffondendo consapevolezza sulla modernità che rappresentiamo.“
Ascolta l’intera intervista per esplorare le grandi opportunità dello IAFL per i giovani leaders della comunità italoamericana e iscriviti alla newsletter “Il Sogno Americano” di Davide Ippolito per restare sempre aggiornato sulle occasioni nella Land of Opportunities per proseguire la scoperta delle opportunità oltreoceano.