Fare il ricercatore in America è il sogno di molti intellettuali provenienti da ogni parte del mondo: percorsi accademici diversi accomunati da brillanti carriere universitarie e alte aspettative nel campo della ricerca. Per ogni aspirante dottore, gli Stati Uniti offrono un ambiente accademico straordinariamente ricco e diversificato, con atenei di fama mondiale aperti all’innovazione e alla diversità culturale.
In questo articolo esploreremo requisiti, opportunità e principali sfide che ogni aspirante ricercatore deve affrontare e superare per realizzare il suo sogno americano negli States.
Perché fare il ricercatore negli USA?
Numerosi laureati italiani sognano di avviare un dottorato di ricerca in America. La fuga dei talenti all’estero non è una novità. Secondo i dati Istat del 2020, più di 18mila laureati italiani (25-34 anni) hanno deciso di lasciare il Paese per inseguire il loro sogno altrove. Tra le mete più ambite ci sono gli Stati Uniti, soprattutto nel campo della ricerca.
Con le sue università prestigiose e i suoi ambiti istituti e laboratori, l’America rappresenta una terra ricca di opportunità stimolanti e risorse finanziarie per favorire la crescita professionale di aspiranti ricercatori stranieri. Di più, la diversità che la contraddistingue grazie all’ampia comunità di ricercatori provenienti da tutto il mondo favorisce la collaborazione internazionale oltre a facilitare l’apertura a diverse prospettive e approcci all’avanguardia.
Quanto guadagna un ricercatore in America?
Chi intende lavorare come ricercatore sul territorio americano punta a un’esperienza formativa completa e senza pari, ricca di possibilità tra borse di studio, laboratori e tecnologie di ultima generazione; ma non è solo la vasta rete di conoscenze a incitare il trasferimento oltreoceano.
Aspiranti ricercatori sognano il network multiculturale tipico del territorio americano per migliorare le proprie conoscenze attraverso l’interazione costante tra docenti, collaboratori e accademici di ogni parte del mondo e per veder riconosciuto il loro merito anche in termini finanziari.
Gli stipendi dei ricercatori in America sono tra i più elevati a livello mondiale. Il salario medio di un ricercatore straniero può oscillare dai 20.000 ai 40.000 dollari o più all’anno: si tratta di una fascia variabile a seconda della presenza di più fattori, come l’università di riferimento, il livello di esperienza del ricercatore e la regione in cui si trova.
Dottorato in Italia e in America: tempistiche a confronto
Il dottorato in italia dura generalmente 3 anni e prevede l’impegno del ricercatore in attività di sperimentazione e raccolta dati per conto di un docente. Nonostante la brevità, l’intero percorso risulta svantaggioso per l’impiego del dottorando: un grande bagaglio teorico contro una scarsa esperienza pratica non guida il futuro Dottore di ricerca (DdR) a un adeguato inserimento nel mondo del lavoro.
Negli Stati Uniti, invece, il percorso di dottorato può durare dai 5 agli 8 anni e presenta un sistema rigoroso suddiviso in fasi di esame e ricerca, da rispettare e conseguire entro le scadenze prestabilite, pena la perdita del posto di dottorato. Ciononostante, la fine della ricerca consente agli studenti PhD di accumulare negli anni il giusto equilibrio tra competenze teoriche e abilità pratiche per affrontare le future sfide nel campo accademico e professionale.
La carriera per i dottorandi negli Stati Uniti inizia dal terzo anno con l’abilitazione all’insegnamento mentre la stesura della tesi inizia a partire dal quinto anno. Al termine del percorso accademico, il ricercatore negli USA potrà contare sul supporto del Career office. Questa figura professionale è assente nelle università italiane, ma è di grande utilità per l’inserimento del futuro Dottore nel mondo del lavoro.
Linee guida per diventare ricercatore negli USA
Secondo le stime di Nature, dal 2011 al 2020 si contano all’incirca 3.000 ricercatori italiani alla cattedra delle università americane. Molto ambiti all’estero, ancora oggi gli aspiranti ricercatori scelgono gli Stati Uniti per veder pienamente riconosciuto il loro ruolo anche in termini di finanziamenti e stipendi; opportunità perlopiù carenti in Italia.
Prima di atterrare nel Paese delle opportunità e dell’innovazione per diventare ricercatore, è però bene ricordare che l’ammissione ai programmi di ricerca negli Stati Uniti è altamente competitiva; dunque, è necessaria una pianificazione dettagliata per assolvere ogni richiesta e rispettare ogni scadenza.
Le deadlines variano a seconda dell’università e del corso di studi, ma in linea generale, si può affermare che la domanda di iscrizione si effettua un anno prima dell’inizio dell’anno accademico.
Generalmente, le scadenze sono fissate per i mesi di novembre, dicembre o gennaio, ma esistono anche università che accettano domande in ritardo rispetto alle date ufficiali. Per ricevere informazioni più accurate relative a requisiti di ammissione e tempistiche consigliamo di contattare direttamente gli uffici di ammissione dell’ateneo di riferimento.
Requisiti e consigli per la domanda di ammissione
Il sogno americano che accomuna la maggior parte dei ricercatori italiani è oltre le porte degli atenei americani. Questi ultimi sono diversi, ognuno con le proprie opportunità e caratteristiche: avviare un itinerario strategico per le principali accademie americane aiuta ad ampliare il network già in partenza, costruendo un ambiente stimolante per le tue ambizioni di ricerca.
Gli atenei più ambiti sono quelli delle università della Ivy League, come la Havard University, attualmente al terzo posto. In cima alla classifica troviamo l’università Massachusetts Institute of Technology, seguita dalla Stanford University.
Essendo gli USA promettenti e altamente competitivi, per avere un impatto notevole durante la candidatura è consigliato presentarsi all’application procedure con:
- Voti accademici eccellenti: presentarsi con una media elevata – Grade Point Average (GPA) – rispetto agli studi pregressi è un buon biglietto da visita della tua dedizione e ambizione.
- Certificati riconosciuti: informati sull’obbligatorietà o meno di presentare certificati di test standardizzati, come SAT o ACT, per attestare le tue abilità e competenze dopo aver superato specifiche prove di esame.
- Lettere di Raccomandazione: avere delle lettere di raccomandazione da parte di professori e professionisti del settore può incidere in maniera considerevole sull’esito della candidatura.
- Lettera di Motivazione: accompagnare la domanda di ammissione con una dichiarazione personale sul proprio programma di ricerca (motivazioni, obiettivi e programma nel dettaglio) può agevolare l’iscrizione all’università desiderata.
- Esperienze extracurriculari: arricchire il percorso di studi ricco con esperienze extracurriculari è un ulteriore biglietto da visita della tua volontà e determinazione, addiziona ulteriori punteggi durante la fase di valutazione.